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Che aria tira sui mercati finanziari:

AZIONARIO: l’inasprirsi delle tensioni tra USA e Cina sulle tariffe induce una maggiore cautela sui paesi emergenti e incrementa la possibilità di un consolidamento dopo che il forte recupero del primo trimestre ha ridotto la distanza tra valutazioni azionarie e fondamentali. Gli utili aziendali del primo trimestre sono stati nel complesso positivi, sebbene in rallentamento rispetto al 2018. Tra le aree geografiche principali si mantiene una preferenza per l’Europa dove le valutazioni sono più favorevoli e si riduce a neutrale il peso del paesi emergenti.

OBBLIGAZIONARIO: le obbligazioni governative americane e dei paesi “core” europei sono care, ma gli spazi di rialzo dei tassi sono limitati dalla politica monetaria accomodante delle banche centrali, dalla graduale decelerazione del ciclo economico e, nelle ultime settimane, hanno trovato il sostegno dall’aumento dell’incertezza sul commercio internazionale. Si riduce il rischio dei portafogli abbassando il giudizio sulle obbligazioni dei paesi emergenti a favore delle obbligazioni societarie “investment grade”. Sempre cautela sul segmento “high yield”.