
Il caso Gamestop impazza in rete e i rumors hanno ormai superato i confini del mondo videoludico. Tutti ne parlano e sono curiosi di scoprire come andrà a finire. Ma partiamo dall’inizio e facciamo un po’ di chiarezza tra investitori, azioni e Reddit, per cogliere le ragioni di tanto clamore e capire cosa stia succedendo.
In quale contesto nasce il caso Game stop
Gamestop è un’azienda americana nata nel 1984 che, tramite negozi fisici, si occupa di vendita di videogiochi e merchandising legata al mondo videoludico. Inizialmente gli affari procedevano bene, ma con l’avvento di internet e di piattaforme di vendita di videogiochi in formato digitale, il business ha cominciato a vedere i propri utili scendere a un tasso sostenuto.
Questo contesto ha attirato l’interesse dei fondi di short selling. Ma cosa sono questi ultimi? Non sono altro che dei gestori di patrimoni che, quando vedono aziende in crisi, o che hanno un business fraudolento, ci scommettono contro.
Quindi, come ci sono fondi di investimento che, appunto, investono in aziende che hanno prospettive future solide, ci sono anche fondi che guadagnano facendo il contrario. Ma come si scommette contro un’azienda in termini semplici?
Il modo più facile è quello di chiedere a un intermediario di prestarci l’azione Gamestop quando vale 100 euro, per esempio, per poi rivenderla subito a quel prezzo. Intascando quindi 100 euro. Tutto qui? No. All’origine della nostra strategia finanziaria c’è la consapevolezza che Gamestop non si trovi in “buone acque”, quindi scommettiamo sul calo del valore dell’azione.
Siccome l’azione Gamestop non era di nostra proprietà, dovremo restituirla all’intermediario che ce l’ha prestata. Dunque, lo scopo è quello di riacquistarla in una data futura a un prezzo più basso, per esempio 15 euro, e ridarla al legittimo proprietario.
È così che noi avremmo guadagnato 100 – 15 = 85 euro di profitto, dal quale vanno dedotti, ovviamente, eventuali costi dell’operazione.
Come è esploso il caso Gamestop
Fino a qui è tutto chiaro. Ma com’è esploso il caso Gamestop? Devi sapere che su Reddit, un social media dove si parla di vari argomenti a seconda delle sezioni, c’è un gruppo chiamato WallStreetBets. In questo gruppo, le persone fanno scommesse fuori da ogni logica, per puro divertimento.
Alcune persone, all’interno del gruppo WallStreetBets, hanno notato che Gamestop era stata molto colpita da alcuni fondi che avevano scommesso contro l’azienda americana prendendo a prestito le azioni. Dunque, hanno pensato di fare una scommessa per far rialzare il prezzo e mandare in rovina questi fondi.
Come? Coinvolgendo tutti gli utenti del gruppo, attualmente 8,5 milioni, ad acquistare in massa il titolo azionario. Questa mossa, per il principio base del mondo economico della domanda e dell’offerta, ha fatto schizzare il prezzo alle stelle. Ma non è finita qui.
Come detto in precedenza, chi aveva scommesso contro l’azienda era in attesa che il prezzo continuasse a scendere per aumentare il proprio profitto dall’operazione. Tuttavia, quando i gestori di questi fondi hanno visto l’avanzare del fenomeno innescato dalla legione di piccoli investitori su Reddit, impauriti, hanno chiuso l’operazione.
Ma per farlo hanno dovuto riacquistare le azioni Gamestop, facendone alzare ulteriormente il prezzo. A sua volta, gli altri fondi di investimento esposti, anch’essi impauriti, hanno cercato di correre ai ripari per diminuire le perdite.
Questo è, in sintesi, il caso Gamestop. Un’azienda in crisi che ha visto schizzare le proprie azioni come se fosse ai tempi d’oro. Ma resta una situazione dai fragili equilibri che sfugge dalle logiche di una pianificazione finanziaria.
Una solida pianificazione finanziaria non deve seguire le logiche del caso Gamestop
La situazione venutasi a creare ha trasformato il caso Gamestop in una notizia virale. Dunque, ha attirato l’interesse di molte persone offuscate dall’idea di facili guadagni, o dal risentimento verso Wall Street.
Quindi, si è creato un circolo vizioso che ha portato il prezzo dell’azione Gamestop da 17,25 del 4 gennaio, a un prezzo di 347 del 27 gennaio. Quindi la moltiplicazione del prezzo di 20 volte circa, in sole 20 sedute borsistiche. Ora il prezzo è in una fase di sali e scendi molto volatile.
Ovviamente questo caso interessante di finanza non deve essere preso d’esempio, in quanto, da come si sarà potuto evincere, è stata una scommessa premeditata su un titolo che ha un business poco solido e in un trend decrescente.
Queste tipologie di notizie non hanno a che fare con la pianificazione finanziaria, la quale si astiene da queste pratiche speculative e si concentra invece sui bisogni e gli obiettivi che il cliente vuole raggiungere.
Articolo scritto da Stefano Chemello – Private Wealth Assistant del team di Enrico Mantovanelli
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