
La pensione non basterà a garantirti un domani sereno. Ecco perché è necessario pianificare il tuo futuro a partire da oggi. La previdenza complementare è lo strumento finanziario che può aiutarti a gestire al meglio la terza età e gli eventuali imprevisti che la vita potrebbe riservarti.
È difficile pensarci quando siamo ancora giovani e ci sembra che la vecchiaia sia lontana, quasi inafferrabile. Ma arriverà il momento in cui non potrai o non vorrai più lavorare per raggiunti limiti di età. Sarà allora che un “serbatoio” a cui poter attingere per integrare la pensione, ti permetterà di tutelare il tenore di vita faticosamente conquistato.
Ma quali sono le forme pensionistiche complementari alle quali puoi aderire? Cosa è necessario sapere per scegliere con consapevolezza il piano previdenziale più adatto alle tue esigenze?
Perché dovresti pensare alla previdenza complementare
La pensione pubblica garantirà prestazioni sempre meno generose. Siamo abituati a sentirne parlare come un traguardo ambìto, obiettivo da raggiungere per tirare i remi in barca e goderci una vecchiaia decorosa. Ma per molti di noi non sarà più così. Non basterà.
Con l’aumento dell’aspettativa di vita media e il rallentamento della crescita economica, il sistema pensionistico pubblico ha subìto un radicale cambiamento. Di conseguenza, il calcolo dell’importo previsto per la tua pensione sarà soggetto:
- alla “speranza di vita media” al momento del pensionamento;
- all’ammontare dei contributi versati durante tutta la vita lavorativa, non più in base alle ultime retribuzioni percepite;
- alla crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL);
- alla rivalutazione continua sulla base dell’inflazione, ovvero dell’aumento dei prezzi di beni e servizi.
Tutte queste modifiche porteranno le nuove pensioni, nel tempo, a essere molto più basse rispetto a quelle attuali. È per questa ragione che è necessaria una pianificazione patrimoniale consapevole e lungimirante attraverso l’uso di uno strumento fondamentale come la piramide dei bisogni finanziari.
Nella quarta, delle sei aree che compongono la gerarchia dei bisogni finanziari, l’attenzione ricade proprio sulle azioni finanziarie utili a tutelare il tenore di vita che desideri. Dunque, ti aiuta a ragionare sulla previdenza, per pianificare una gestione del patrimonio che possa garantire un futuro senza pensieri.
Cos’è la previdenza complementare
La previdenza complementare è quel pilastro che ti permetterà di sorreggere le aspettative di una vecchiaia più serena. In pratica, consiste nell’accantonare regolarmente una parte dei tuoi risparmi durante la vita lavorativa, per ottenere una pensione integrativa che si aggiunga a quella corrisposta dalla previdenza obbligatoria.
Normate dal D.lgs. 252/05, le forme di previdenza complementare previste in Italia comprendono diversi strumenti utili a sostenerti economicamente quando sarai in pensione. Tuttavia, per prima cosa, è importante considerare che la costituzione di questo “cassetto previdenziale” può avvenire attraverso:
- adesione collettiva – comprende le forme di previdenza complementare rivolte a lavoratori di una determinata categoria o provenienza;
- adesione individuale – riguarda tutte le persone, lavoratrici e no, che desiderino costruire un “cassetto previdenziale” attraverso versamenti volontari.
Fatto questo primo distinguo, vediamo nel dettaglio quali sono gli strumenti finanziari che possono permetterti di pianificare efficaci forme di previdenza integrativa.
Quali sono le forme pensionistiche complementari
La previdenza complementare è affidata a un sistema di forme pensionistiche basate sul cosiddetto regime della contribuzione definita. Dunque, la somma che riuscirai ad accantonare per la pensione dipenderà da:
- importo complessivamente versato alla forma pensionistica complementare scelta;
- durata del periodo di contribuzione;
- costi sostenuti durante la partecipazione alla forma pensionistica;
- rendimenti ottenuti con l’investimento sui mercati finanziari, in relazione a quanto versato e al netto della tassazione.
Gli strumenti finanziari previsti come forme pensionistiche complementari possono differire, come detto, a seconda del tipo di adesione: collettiva o individuale. Nel dettaglio, vediamo quali sono i principali.
Fondi pensione negoziali, solo in forma collettiva
Detti anche chiusi, o di categoria, i fondi pensione negoziali sono forme pensionistiche complementari istituite nell’ambito dell’adesione collettiva, nazionale o aziendale.
L’adesione è volontaria e avviene sulla base degli accordi collettivi che hanno istituito il fondo. A volte, per alcune categorie di lavoratori dipendenti del settore privato, può avvenire in modo automatico. In tal caso, parliamo di adesione contrattuale. A questa forma di previdenza integrativa appartengono anche i “fondi pensione territoriali”. Ovvero istituiti in base ad accordi tra rappresentanti di datori di lavoro e lavoratori appartenenti a un determinato territorio.
I fondi negoziali possono applicare varie linee di investimento in relazione ai diversi profili di rischio/rendimento degli aderenti. Mentre la gestione delle risorse finanziarie avviene attraverso intermediari autorizzati sulla base dei principi guida fissati dalla COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione).
Fondi pensione aperti, sia in forma collettiva che in forma individuale
Sono forme pensionistiche complementari istituite da banche, imprese di assicurazione, società di gestione del risparmio (SGR) e società di intermediazione mobiliare (SIM).
I fondi pensione aperti possono raccogliere adesioni sia su base individuale che collettiva. La contribuzione segue le stesse dinamiche di quelli negoziali, quando alla base c’è un’adesione collettiva. Oppure, in caso di adesione individuale, è consentita massima libertà e flessibilità nelle modalità di versamento, nei limiti di quanto stabilito dal Regolamento del fondo.
È possibile variare la linea di investimento della propria pensione integrativa nel corso del tempo e scegliere tra le altre possibilità a disposizione. La gestione finanziaria può avvenire sia direttamente, sia attraverso la delega ad altri soggetti abilitati.
Piani Individuali Pensionistici PIP, solo in forma individuale
Conosciuti come PIP, i Piani Individuali Pensionistici sono forme di previdenza complementare istituite dalle imprese di assicurazione, per cui è prevista la sola adesione su base individuale.
I PIP sono disciplinati dal D.lgs. 252/05 e possono essere accomunati ai fondi pensione aperti, poiché:
- nascono da iniziativa unilaterale di un intermediario abilitato;
- sono strumenti di libera adesione per qualsiasi soggetto.
Tuttavia, le due forme di previdenza complementare differiscono per la natura assicurativa dei PIP. La gestione finanziaria risulta diversa dal punto di vista tecnico, sono personalizzabili e, in genere, mediamente più costosi rispetto ai fondi aperti.
Tutela il tuo futuro e goditi una pensione senza pensieri
Aderendo a uno strumento di previdenza complementare, potrai dunque accantonare una parte dei tuoi risparmi durante la vita lavorativa e ottenere una pensione che si aggiunge a quella corrisposta dalla previdenza obbligatoria.
Tuttavia, oltre alla possibilità di ottenere una rendita integrativa, che agevoli la transizione verso il pensionamento, la previdenza complementare è anche un’opportunità di risparmio, per affrontare eventuali difficoltà personali o lavorative.
Nonostante l’investimento in tutte le forme di previdenza complementare comporti in genere dei costi amministrativi e di gestione finanziaria, lo Stato riconosce delle agevolazioni fiscali importanti. Ad esempio, il TFR versato alla previdenza complementare concorre a formare la pensione integrativa ed è tassato con aliquote agevolate.
Dunque, non esiste motivo per rimandare. I prodotti finanziari per garantirti una forma di previdenza integrativa ti offrono diverse opzioni e risultano ormai indispensabili per tutelare il tuo patrimonio e garantirti una terza età senza pensieri.
Fare affidamento solo sulla copertura pensionistica pubblica è un rischio che non dovresti correre. Capisco che districarti tra le diverse alternative, e pianificare la gestione dei tuoi risparmi, sia fonte di incertezze e ansie. Ma affidandoti a un Consulente patrimoniale esperto e di comprovata esperienza, puoi avere tutte le informazioni necessarie per fare le scelte più adatte alle tue necessità.
Contattami senza impegno e richiedi la tua consulenza gratuita. Insieme possiamo analizzare la tua situazione patrimoniale e pianificare una gestione finanziaria personalizzata in funzione dei tuoi obiettivi. Non lasciare che i risparmi accumulati con tanta fatica restino fermi in un calderone indifferenziato e privo di opportunità. Inizia a progettare subito il tuo futuro finanziario.