
La donazione con riserva di usufrutto consente di trasferire al donatario la nuda proprietà di un bene, mentre il donante ne mantiene tutti i vantaggi derivanti dal diritto di utilizzo. Dunque, nel caso di un immobile, può decidere se viverci o darlo in affitto, traendo da esso tutte le utilità che può dare.
Come la semplice donazione, si tratta di un atto a scopo di liberalità, cioè senza chiedere in cambio alcun corrispettivo. La durata dell’usufrutto può avere un termine prestabilito o essere vitalizio. Ovvero, decadere nel momento in cui avviene la dipartita del donante-usufruttuario.
Quindi, se vuoi prendere in considerazione la donazione con riserva di usufrutto come soluzione per suddividere il patrimonio tra i figli e anticipare quella che sarà la successione, può essere una soluzione interessante.
Tuttavia, considera che è un’opzione da valutare con attenzione, poiché non è esente da costi. Vale la pena approfondire ed evidenziarne le principali peculiarità per fare una scelta più consapevole.
Come funziona la donazione con usufrutto: cosa devi sapere
Sono diversi i motivi che possono spingerti a valutare la donazione con riserva di usufrutto. Molto dipende dal contesto in cui ti trovi e dagli obiettivi che vuoi perseguire. Ad esempio, potresti voler tutelare il tuo patrimonio immobiliare dalle possibili azioni di eventuali creditori. Oppure, decidere di anticipare gli effetti successori sui figli, per tutelarli e agevolare il passaggio generazionale.
Poiché esistono anche altre soluzioni per provvedere alla successione, come il patto di famiglia, la costituzione di un fondo patrimoniale o di un trust, prima di donare dei beni agli eredi conservandone l’usufrutto, sarà meglio capire cosa comporta.
Cosa significa donazione della nuda proprietà
Il concetto di usufrutto è strettamente legato a quello di nuda proprietà. Dunque, quando parliamo di donazione con usufrutto vuol dire donare la proprietà di un bene immobile o mobile (ad esempio, un portafoglio di titoli) pur mantenendo per sé il diritto di goderne a vita o per un tempo stabilito.
Quindi, chi riceve il bene in dono ne diviene il nudo proprietario, ma deve attendere il termine dell’usufrutto per poterne disporre come desidera.
Come si stipula un atto di donazione con riserva di usufrutto
La donazione con usufrutto è uno strumento patrimoniale previsto dal Codice civile e disciplinato dall’articolo 796, dove si sottolinea che “È permesso al donante di riservare l’usufrutto dei beni donati a proprio vantaggio, e dopo di lui a vantaggio di un’altra persona o anche di più persone, ma non successivamente”.
Dunque, la legge prevede anche la possibilità di riservare l’usufrutto al donante, ma anche a un’altra persona dopo di sé. In questo caso, parliamo della cosiddetta donazione con riserva di usufrutto per sé e dopo di sé. Ovvero, una forma che prevede sia permesso al donante di riservare l’usufrutto dei beni donati a vantaggio di un’altra o più persone dopo di lui, ma non successivamente.
In ogni caso, per essere perfezionata, la donazione con riserva di usufrutto prevede la stipula di un atto pubblico davanti al Notaio e alla presenza di due testimoni. Inoltre, è necessario che:
- sia il beneficiario che il donante manifestino pubblicamente il loro consenso;
- il donante sia pienamente capace di agire, ovvero possegga l’idoneità di attuare atti giuridici (art. 774 c.c.). Ne consegue che può donare solo il soggetto pienamente capace di disporre dei propri diritti. Sono quindi esclusi (seppur ogni caso debba essere analizzato nello specifico) i minori, gli interdetti, gli inabilitati e le persone soggette all’amministratore di sostegno.
Quanto costa la donazione con riserva di usufrutto?
Nonostante preveda un impatto economico più contenuto rispetto alla semplice donazione, poiché viene trasferita una proprietà parziale, formalizzare la procedura di donazione con usufrutto comporta dei “costi vivi”. Conoscerli è importante per sapere a cosa vai incontro e decidere se può essere la soluzione più adatta anche in caso di successione.
Innanzitutto, le tasse da pagare nella donazione con riserva di usufrutto vengono calcolate in relazione a 2 fattori: il valore della nuda proprietà e l’età del donante-usufruttuario. I costi da sostenere comprendono le seguenti imposte:
- ipotecaria, pari al 2% del valore catastale del bene;
- catastale, pari all’1% del valore catastale;
- di donazione, varia in base al rapporto di parentela esistente tra chi dona e chi riceve.
Se vuoi approfondire e conoscere nel dettaglio a quanto ammontano le imposte di donazione, in questo articolo trovi tutte le informazioni necessarie: cosa devi sapere sulle imposte di successione e donazione. Come anticipato, la donazione è un atto formale pubblico. Quindi, oltre alle varie imposte, è necessario prevedere il costo del Notaio. Vediamo quali sono i fattori da prendere in considerazione per determinarlo.
Quanto costa fare un atto di donazione dal Notaio?
La parcella del Notaio riguarda solo il trasferimento della nuda proprietà. Dunque, di solito l’importo dovuto viene calcolato sulla base della rendita catastale dell’immobile, a cui va aggiunto il 5% del suo stesso valore. Poi, il risultato viene moltiplicato per un coefficiente che varia a seconda della categoria dell’immobile:
- 110 se l’immobile risulta essere prima casa;
- 120 se si tratta di seconda casa.
Tuttavia, come detto, nella donazione con usufrutto la parcella del Notaio non riguarda l’intero immobile, ma solo la nuda proprietà dello stesso. Dunque, sarà parametrata sul valore di quest’ultima. Ovvero, sulla differenza tra il valore della piena proprietà e quello del diritto di usufrutto.
Per quantificare il valore dell’usufrutto e della nuda proprietà è necessario fare riferimento ai criteri dettati dagli articoli 14 e 17 del D.lgs. 31 ottobre 1990, n. 346. Invece, i coefficienti necessari al calcolo per il pagamento delle imposte indirette sono indicati nella tabella allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro.
Tali coefficienti sono inversamente proporzionali all’età dell’usufruttuario: più è anziano e minore sarà il suo diritto di usufrutto, poiché si riduce la sua aspettativa di vita. Vista la complessità del calcolo e le numerose variabili in gioco, è sempre meglio richiedere il supporto di un consulente esperto, per evitare di ritrovarti a fronteggiare una situazione imprevista.
Chi paga le tasse in caso di usufrutto?
In seguito all’atto di donazione con usufrutto, sia l’usufruttuario (donante) che il nudo proprietario (donatario) acquisiscono diritti e doveri. Per quanto riguarda il pagamento delle tasse, la domanda più ricorrente è: chi paga l’IMU su casa con usufrutto?
È bene sottolineare subito che sarà l’usufruttuario a dover corrispondere le imposte dirette e indirette. Dunque, dovrà pagare anche l’IMU. Come previsto dalla normativa, il soggetto passivo dell’imposta è il possessore “a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e superficie”.
Inoltre, l’usufruttuario dovrà sostenere anche le spese e gli oneri relativi alla custodia, l’amministrazione e la manutenzione ordinaria del bene. Al donatario spettano solo le spese di eventuali manutenzioni straordinarie. Infine, quest’ultimo è chiamato a concorrere con l’usufruttuario a eventuali spese nel caso un parente ritenga di essere stato usurpato del bene.
La donazione con riserva di usufrutto nel passaggio generazionale
La donazione con riserva di usufrutto può essere conveniente sia dal punto di vista economico che burocratico. Tuttavia, è necessario valutare ogni situazione con cura. Comprendere le disposizioni di legge che ne regolano le dinamiche è fondamentale, poiché non è esente da criticità che possono inficiare una corretta pianificazione patrimoniale successoria.
Ecco perché è fondamentale affidarsi a un consulente patrimoniale esperto e competente. Puoi capire se davvero vale la pena perseguire la strada della donazione con usufrutto o se sia il caso di avvalerti di altri strumenti.
Contattami senza impegno. Sono a tua disposizione per una consulenza gratuita. Raccontami quali sono i tuoi obiettivi. Insieme possiamo analizzare la tua situazione per trovare le soluzioni migliori e pianificare una successione orientata a tutelare il patrimonio e i tuoi cari.