
Nell’ottica di un processo di pianificazione finanziaria efficace è bene acquisire consapevolezza degli strumenti e delle strategie necessarie a perseguire i tuoi obiettivi. Se sai cosa sono i warrant puoi coglierne i vantaggi, nonché diversificare e valorizzare il tuo portafoglio d’investimenti.
I warrant sono degli strumenti derivati caratterizzati dalla sottoscrizione di un contratto a termine. Conferiscono il diritto, non l’obbligo, di acquistare o vendere un asset sottostante (underlying) a (o entro) una scadenza prestabilita, in base a un determinato rapporto di esercizio e a un prezzo concordato. Tale prezzo viene definito in gergo tecnico strike price.
Dunque, i warrant non hanno un loro valore intrinseco, bensì esso risulta derivare dall’andamento dei prodotti finanziari sottostanti a cui si riferiscono. Quando consentono il diritto all’acquisto sono indicati come call warrant, mentre se conferiscono il diritto a vendere sono noti come put warrant. Vale la pena approfondire un minimo, per comprendere meglio come funzionano.
Cosa sono i warrant
I warrant sono strumenti derivati con natura giuridica autonoma. In pratica, sono “accessori” di operazioni finanziarie a più largo respiro, come aumenti di capitale o raccolte di fondi, ma negoziabili in borsa separatamente dal sottostante.
Il rapporto di esercizio è la base che determina il multiplo associato a ogni warrant. In pratica, rappresenta la quantità di sottostante controllata dallo strumento. Ovvero, esprime quanti warrant servano per sottoscrivere un’azione.
Il prezzo d’acquisto dei warrant, chiamato premio, è correlato al valore dell’asset sottostante. Dunque, il suo valore teorico è dato dal prodotto tra il numero delle azioni controllate e il valore base di ogni singola azione. Il profitto dell’operazione per un call warrant sarà costituito dalla differenza tra il prezzo del sottostante e il prezzo d’esercizio. Certo, nel caso quest’ultimo sia inferiore al prezzo del sottostante. In caso contrario, non sarebbe conveniente esercitare il warrant, poiché il suo valore risulterebbe nullo.
Allo stesso modo, il profitto dell’esercizio per un put warrant è dato dalla differenza tra il prezzo strike e il prezzo spot del sottostante, se quest’ultimo risulta inferiore. Naturalmente, non dobbiamo mai dimenticare che il valore del sottostante, come ogni strumento finanziario, è soggetto a 3 variabili:
- prezzo dell’azione da sottoscrivere;
- tempo residuo alla scadenza;
- somma per sottoscrivere l’azione.
Inoltre, è bene sottolineare che esiste una sostanziale differenza tra warrant europei e americani. I primi conferiscono il diritto di esercitare l’acquisto o la vendita alla scadenza del titolo, mentre i secondi in qualsiasi momento della durata del contratto.
Cosa sono i covered warrant
È importante sottolineare che, a seconda dell’attività sottostante, i warrant si distinguono in 2 tipologie:
- warrant (veri e propri) – prodotti finanziari che possono avere come sottostante esclusivamente azioni;
- covered warrant (evoluzione dei warrant) – prodotti finanziari che possono avere come sottostante azioni, obbligazioni, indici obbligazionari o azionari, panieri di titoli o altre attività finanziarie.
Quindi, cosa sono i covered warrant? Sono strumenti finanziari che, come i warrant, conferiscono il diritto di acquistare e/o vendere un certo quantitativo dell’attività sottostante a un prezzo prestabilito, entro o alla data di scadenza.
Tuttavia, rispetto ai warrant, nei covered warrant l’attività sottostante non è per forza un’azione, ma può essere una qualsiasi attività per la quale è possibile fissare un prezzo ufficiale. Ne consegue che l’emittente del certificato è sempre un’altra rispetto alla società che emette l’attività sottostante.
Il warrant offre sempre la possibilità di acquisto, ma non di vendita, delle azioni sottostanti. Dunque, nel caso si eserciti il diritto, queste vengono consegnate fisicamente. Invece, il covered warrant ha una finalità più speculativa. Ovvero, consente di vendere a scadenza il sottostante, lucrando sulla differenza di prezzo tra il valore dello stesso e lo strike price. E non comporta necessariamente la consegna fisica del titolo.
Come funzionano i warrant
I warrant sono molto simili alle opzioni, ma presentano alcune differenze fondamentali. Ad esempio, non possono essere venduti e acquistati liberamente sul mercato, poiché vengono emessi da una società emittente e non da terzi. Ne consegue che sono caratterizzati da una negoziazione bilaterale, diretta fra le parti (Over The Counter).
A differenza delle opzioni, i warrant sono diluitivi. Ovvero, quando un investitore esercita il proprio warrant, riceve azioni di nuova emissione, invece di quelle già in circolazione. Infine, presentano periodi molto più lunghi tra l’emissione e la scadenza. Parliamo di anni, anziché mesi.
Insieme alle opzioni e ai warrant, appartengono alla categoria dei derivati anche altri tipi di contratto, come i futures e gli swaps. I primi sono strumenti finanziari standardizzati e negoziabili in mercati regolamentati. Comportano l’impegno fra le parti a scambiarsi una determinata attività sottostante a un prezzo concordato in precedenza e alla scadenza prefissata.
Mentre gli swaps sono operazioni finanziarie basate su un contratto con un piano di scadenze prestabilito, in cui le controparti si impegnano a scambiarsi flussi finanziari per tutta la durata del contratto. Dunque, come tutti gli strumenti derivati, anche i warrant risultano essere un utile mezzo per soddisfare diversi scopi. Ad esempio, consentono di:
- ridurre il rischio finanziario di un portafoglio preesistente proteggendolo dall’esposizione a possibili ribassi;
- assumere esposizioni al rischio per conseguire un profitto;
- conseguire un profitto privo di rischi attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante per cogliere eventuali differenze di valorizzazione (arbitraggio).
In pratica, i warrant possono essere usati sia come delle forme di assicurazione, contro eventuali ribassi eccessivi del sottostante, che per finalità di speculazione. Considera che i warrant hanno una scadenza, entro la quale acquistare o vendere il titolo sottostante. Nulla facendo, oltre tale scadenza, non potranno essere esercitati e decadranno.
Ora sai cosa sono i warrant e puoi decidere, con maggiore consapevolezza, di diversificare il portafoglio investendo una parte extra dei tuoi risparmi in questo strumento finanziario derivato.
Cosa sono i warrant e come gestirli
Warrant e covered warrant sono strumenti finanziari che figurano tra quelli potenzialmente più redditizi. Ma a fronte della possibilità di ottenere un profitto più elevato, grazie all’effetto leva, possono esporti a un rischio maggiore rispetto all’acquisto diretto del solo sottostante. La perdita massima può corrispondere all’intero capitale.
Tutto dipende da come intendi gestirli e da quali siano gli obiettivi finanziari che vuoi raggiungere con i tuoi investimenti. Quindi, i warrant richiedono una profonda consapevolezza della tua propensione al rischio. Sono strumenti complessi che non ammettono lacune o distrazioni. Dovrebbero essere destinati a investitori di lungo corso, con un’ottima educazione finanziaria.
Affidati a un consulente esperto, in grado di valutare con lungimiranza e di gestire eventuali rischi. Il tuo private banker di fiducia può aiutarti ad acquisire le informazioni necessarie a comprendere i diversi strumenti d’investimento, per pianificare una strategia finanziaria personalizzata.
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