
La leva finanziaria è uno strumento che consente di prendere in prestito denaro da un intermediario per accrescere le tue capacità finanziarie. In questo modo, puoi investire un capitale superiore rispetto a quello posseduto e beneficiare di un rendimento potenzialmente maggiore. Di contro, ti espone al rischio di perdite più elevate.
Il concetto di leva in ambito finanziario assume lo stesso significato del meccanismo che in fisica consente di ridurre lo sforzo richiesto per spostare o sollevare un oggetto. Ovvero, la leva finanziaria è un moltiplicatore che ti consente di fare investimenti maggiori rispetto alle risorse economiche a tua disposizione. E, allo stesso tempo, permette di conservare una certa liquidità in portafoglio, per dedicarla ad altri investimenti.
L’effetto leva “leverage” viene spesso usato nel trading online e trova applicazione sulla maggior parte dei mercati, dal Forex agli ETP, fino alle materie prime, ai bond, ecc. Vediamo come funziona, quali sono i rischi e le opportunità che derivano dall’uso di questo strumento.
Leva finanziaria: come funziona
L’utilizzo della leva finanziaria amplifica le possibilità di investimento. Hai a disposizione più risorse economiche di quelle che possiedi e puoi cercare di ottenere rendimenti migliori. Facciamo un semplice esempio, per comprendere meglio l’effetto moltiplicatore di questo strumento finanziario.
Dunque, ipotizza di avere 300 euro da investire in un titolo. Se le aspettative di guadagno, o perdita, sono del 20%, alla fine potresti trovarti con 360 euro, oppure perderne 60 e stringere tra le mani solo 240 euro.
Ora, se prendi in prestito da un intermediario finanziario, banca o broker che sia, una cifra pari a 2700 euro, puoi investirne 3000. Quindi, il rapporto di leva diventa 10 a 1, rispetto al capitale iniziale di 300 euro.
Fermo restando le aspettative del 20%, se l’investimento va a buon fine, il profitto sarà di 3600 euro. Restituiti i 2700 euro all’intermediario, il tuo guadagno sarà di 600 euro, meno gli interessi sul prestito, pur avendo un capitale reale di 300 euro. Un profitto che, grazie all’effetto leva, si aggira dunque attorno al 200% su un titolo che offriva solo un 20% di rendimento.
La leva finanziaria ti permette di moltiplicare i possibili guadagni, ma ti si ritorce contro con le stesse dinamiche, nel caso l’investimento vada male. Se prendiamo l’esempio appena visto, nel caso il titolo si deprezzasse del 20%, perderesti 600 euro dei 3000 investiti. Ovvero, tutto il tuo capitale sarebbe già andato in fumo. E in più dovresti restituire i 2700 euro, con relativi interessi, all’intermediario. Subiresti una perdita del 200%.
Dunque, nonostante le enormi possibilità, che si moltiplicano nei casi di operazioni speculative in cui decidessi di cumulare diverse leve finanziarie, i rischi sono comunque notevoli. È necessario esserne consapevoli e pianificare una gestione finanziaria accorta, affinché le risorse economiche, che ti garantiscono il tenore di vita desiderato, non vengano mai intaccate.
Leva e margine di garanzia
L’utilizzo della leva finanziaria presume la concessione di capitale da parte di intermediari, come broker o banche. Questi ultimi, per concedere il prestito, richiedono all’investitore un margine di garanzia.
Ovvero, l’intermediario determina una percentuale del controvalore dell’operazione, che verrà trattenuta dal tuo capitale disponibile, per poter usufruire di quello addizionale necessario all’investimento che desideri fare.
In ogni caso, l’ammontare del margine di garanzia non è mai un costo, poiché viene restituito nel momento in cui l’operazione si chiude. Dunque, non c’entra nulla con i tassi delle commissioni sul prestito.
Il valore del margine di garanzia cambia da intermediario a intermediario e da sottostante a sottostante. Inoltre, è importante considerare che la relazione tra margine e leva finanziaria è inversa: maggiore è la leva e minore sarà il margine di garanzia.
Tornando all’esempio visto in precedenza. Se hai una disponibilità di 300 euro, e richiedi un prestito che produce una leva finanziaria di 10 a 1, il margine di garanzia sarà del 10%. Mentre il controvalore ammonterà a 3000 euro.
Dunque, nel caso in cui l’investimento risulti in perdita, giunto al Margin Call, che in questo semplice esempio ammonterebbe a 30 euro, l’intermediario può liquidare la posizione per evitare che tu perda più denaro di quello disponibile. E, in questo modo, preserva anche il valore del prestito che ti ha concesso.
Naturalmente, per definire e concedere la leva finanziaria richiesta, l’intermediario dovrà attenersi ai limiti di legge stabiliti dall’ESMA (European Securities and Markets Authority), l’istituzione che regola i mercati e gli strumenti finanziari a livello europeo.
Leva finanziaria: uno strumento di crescita del patrimonio da usare con consapevolezza
Immaginando l’impatto positivo dell’effetto leva sui tuoi investimenti, potrebbe sembrarti uno strumento finanziario straordinario. Lo è, ma è anche complesso e necessita di un approccio attento, poiché le opportunità sono pari ai rischi. E se non tieni in debita considerazione questi ultimi, le conseguenze possono essere drammatiche, soprattutto per un singolo investitore.
Ecco perché è fondamentale pianificare una gerarchia delle tue necessità e diversificare gli investimenti. Servono conoscenze finanziarie per muoverti in sicurezza e agire con consapevolezza. Un private banker di fiducia può offrirti l’esperienza e le informazioni che ti servono per ponderare i tuoi investimenti e gestire i risparmi riducendo al minimo i rischi.
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