
È probabile che tu ne abbia sentito parlare spesso, ma che non ti sia chiaro come collocarlo in ambito finanziario: cos’è lo spread? È un termine che rappresenta la differenza tra il prezzo d’acquisto e quello di vendita di un titolo, di una materia prima o di altri asset. Dunque, puoi intenderlo semplicemente come lo “scarto” o il “divario” tra due misure poste a confronto.
Lo spread viene spesso citato per indicare la differenza di valore tra 2 titoli di Stato. Ad esempio, nell’eccezione più comune, indica il differenziale di rendimento fra i titoli di Stato italiani (Btp) e quelli emessi dalla Germania (Bund). Essendo questi ultimi i più solidi dell’Eurozona, la differenza tra i due assume le vesti di termometro del rischio percepito nell’investire nel titolo italiano sui mercati finanziari.
Quindi, più alto è lo spread e maggiore sarà il timore degli operatori finanziari nell’investire nei titoli di uno Stato, poiché indice della capacità di assolvere ai propri debiti.
Poiché il suo valore può avere ricadute sul tenore dell’indebitamento di uno Stato e, di conseguenza, su famiglie e imprese, lo spread è un concetto utile da comprendere. Soprattutto, quando si tratta di gestire i tuoi risparmi e investirli con consapevolezza. Sarà meglio approfondire ulteriormente.
Cos’è lo spread finanziario e come calcolarlo
Di solito, lo spread richiama l’attenzione degli operatori finanziari quando riscontrano l’incremento del divario tra il valore in acquisto di azioni, o altre attività, e quello a cui riescono a venderle.
Ma perché il valore dello spread è un dato così importante?
Perché è un indicatore economico molto preciso che può manifestare l’andamento di un mercato finanziario, oppure lo stato di salute di un Paese rispetto agli altri. Quindi, sapere cos’è lo spread ti consente di avere un elemento in più per orientare le scelte d’investimento. Ma non solo.
Ad esempio, l’andamento dello spread tra Btp (Buoni del Tesoro Poliennali a dieci anni) e Bund si ripercuote sui tassi d’interesse di prestiti e mutui che vengono erogati dagli Istituti finanziari in Italia. Oltre e influenzare l’ammontare del debito pubblico e orientare le azioni intraprese dallo Stato per ridurlo. Quindi, presenta diverse implicazioni.
Come calcolare lo spread finanziario
Per calcolare lo spread basta prendere il rendimento di due titoli di stato differenti e confrontarli. Nel caso di Btp e Bund, se lo scarto è pari al 3%, ovvero a 300 punti base, significa che lo Stato italiano deve pagare il 3% di interessi in più sui titoli emessi di pari durata.
Dunque, se il valore dello spread si mantiene basso è indice di un’economia che appare di carattere positivo e stabile. Ergo, le obbligazioni che lo Stato emette per finanziare e coprire il proprio debito pubblico sono più appetibili dal punto di vista dell’investitore.
Tuttavia, in finanza, il termine “spread” non è un esclusivo indice del divario tra titoli di Stato. Poiché presuppone una comparazione tra due valori, può assumere significati differenti a seconda del contesto finanziario. Ovvero, in base al mercato in cui stai negoziando. Allora, vediamo alcune definizioni che può assumere e come viene classificato lo spread.
Definizioni dei vari tipi di spread nel mercato finanziario
Abbiamo detto che lo spread è la differenza di prezzo tra 2 asset presi a riferimento. Ma la definizione o classificazione dello spread cambia anche in base al mercato e alle modalità d’investimento.
Ad esempio, in borsa si parla di spread finanziario indicando la differenza di prezzo tra 2 titoli azionari (Differenziale Denaro-Lettera). Dunque, rappresenta il differenziale tra i prezzi bid (denaro) e ask (lettera) praticato da un intermediario finanziario. Dove il prezzo bid è quello a cui l’intermediario è disposto ad acquistare, mentre il prezzo ask è quello a cui è disposto a vendere uno strumento finanziario.
Invece, lo spread nelle opzioni Forex esprime le composizioni strategiche tra i prezzi di acquisto e vendita che consentono di avvantaggiarsi di un preciso tipo di mercato. In questo contesto, il concetto di spread più rilevante è quello legato ai tassi di interesse (differenza del tasso praticato tra due banche centrali).
E ancora, nel mercato dei futures, lo spread risulta rilevante in quanto può esprimere:
- differenza tra due prezzi futuri dello stesso asset;
- prezzo futuro di due asset diversi nello stesso giorno.
Inoltre, ogni mercato su cui puoi fare trading ha uno spread dei broker, ovvero il costo principale delle negoziazioni, o differenziale di prezzo tra broker e mercato. Quindi, si tramuta nel valore delle commissioni che l’investitore deve corrispondere. Se il prezzo di mercato di un asset supera quello dello spread, la posizione viene chiusa con profitto e le commissioni sono minori.
Esistono, poi, altre classificazioni che riguardano lo spread in base al contesto di riferimento. Dunque, potresti sentire parlare di spread:
- sovrano, quando esprime la capacità di un paese di rispettare il proprio impegno di pagamento;
- di cambio, quando rappresenta il tasso di cambio esistente tra due valute. Ovvero, il prezzo di una rispetto all’altra;
- bancario, nel momento in cui esprime la differenza tra i tassi di interesse delle attività e delle passività;
- di credito, se manifesta la differenza tra due tassi di interesse in una coppia di obbligazioni che presenta rating creditizi e livelli di rischio differenti.
Come puoi notare, lo spread esprime sempre un differenziale di scarto tra due valori, ma assume rilevanza e impatta sulle tue strategie e modalità d’investimento in base al contesto o mercato in cui operi.
Quali sono i fattori che influenzano lo spread
Sapere cos’è lo spread è di enorme importanza, poiché è un concetto astratto che manifesta la rappresentazione dell’offerta e della domanda di un bene. Ma conoscerne la definizione non basta. È necessario capire quali sono i 3 principali parametri che impattano sullo spread:
- liquidità – semplicità con cui un’attività viene acquistata, più è facile e minore sarà lo spread denaro-lettera;
- volume – indica quanto viene scambiato su base giornaliera con un asset;
- profitto – parametro che misura quanto cambia il prezzo di mercato in un determinato periodo di tempo.
Vi sono poi vari fattori che possono influenzare negativamente l’andamento dello spread finanziario e che è bene comprendere, come:
- indice di indebitamento, che esprime l’incapacità di controllare il debito pubblico di uno Stato;
- crisi finanziarie o situazioni politiche incerte che possono spingere gli investitori a richiedere un rendimento maggiore per l’acquisto dei titoli di Stato;
- crescita economica lenta o deficit pubblico, quando la spesa pubblica di uno Stato supera il gettito fiscale;
- bilancia commerciale negativa, segnale che le importazioni superano le esportazioni.
Se lo spread finanziario aumenta ne consegue un peggioramento del debito pubblico di uno Stato, il quale è costretto a pagare di più i creditori, a seguito dell’aumento dei tassi di interesse. Pertanto, per contenere il deficit, lo Stato sarà costretto a ridurre le voci di spesa pubblica e offrire ai cittadini servizi meno efficienti.
Inoltre, sul lungo periodo, seppur sia difficile che accada, poiché è connesso a diverse variabili finanziarie, l’incremento dello spread potrebbe anche rendere più oneroso il ricorso a mutui e prestiti per famiglie e imprese. Se questo scenario si manifestasse, allora avremmo una riduzione dei consumi e conseguenze negative sul PIL (prodotto interno lordo) del paese.
Cos’è lo spread e come può esserti utile
Sapere cos’è lo spread ti permette di comprendere meglio gli scenari dei mercati finanziari e di pianificare una gestione finanziaria più accorta.
Come investitore consapevole sai che non esiste mai uno scenario a senso unico. Dunque, anche un aumento dello spread può essere considerato positivo. Tutto dipende dalla tua capacità di agire senza impulsività, definendo obiettivi chiari e gestendo un’attenta diversificazione del portafoglio d’investimenti.
Certo, lo spread può assumere diversi significati nel mondo finanziario e comprenderne tutte le dinamiche è davvero complesso. Per questo, la soluzione migliore è affidarsi a un private banker. Un consulente esperto può aiutarti ad acquisire le informazioni necessarie e pianificare una solida strategia finanziaria.
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