
Quando desideri investire i tuoi risparmi, hai bisogno di comprendere quali siano le dinamiche dei mercati finanziari e il significato delle terminologie più comuni. Quindi, sapere cos’è il rating ti aiuta a prendere decisioni più informate e consapevoli, poiché è uno strumento indispensabile per valutare l’affidabilità di un investimento e monitorarlo nel tempo.
Quelle che seguono sono tutte le informazioni di cui hai bisogno per sapere a cosa serve il rating, chi lo stabilisce e come può esserti utile. Vale la pena approfondire subito.
Che cosa è il Rating?
Il rating è un giudizio di valutazione sintetico assegnato a un’azione o a un’obbligazione. Indica il livello di opportunità di un investimento.
In pratica, è una classificazione espressa in forma di punteggio alfanumerico che riassume tutte le informazioni qualitative e quantitative disponibili sulla solvibilità del soggetto o della società emittente. Dunque, ne rappresenta il profilo di rischio di credito nel tempo.
Chi assegna il Rating di credito?
Il rating, ovvero la capacità di un soggetto emittente titoli di far fronte agli impegni nei confronti dei creditori, viene assegnato da agenzie di rating del credito specializzate. Tra queste, le principali sono Moody’s, Fitch Investors Service e Standard & Poor’s.
Tale giudizio è soggetto a valutazione periodica, per cogliere con tempestività eventuali cambiamenti all’interno della società o del settore in cui questa opera. Quando il giudizio migliora si parla di upgrade del rating. Invece, se peggiora, si parla di downgrade. In quest’ultimo caso, rappresenta un chiaro segnale di allerta per mercati e singoli investitori, che possono intervenire con tempestività per rivedere le proprie attività.
Ogni agenzia di rating ha la sua metodologia nella misurazione del merito creditizio e utilizza una scala specifica per pubblicare le proprie opinioni di valutazione. Di solito, sono basate su almeno 3 indicatori:
- financial profile, analisi della situazione finanziaria della società emittente titoli sul mercato finanziario;
- business profile, analisi del settore di appartenenza della società e del relativo posizionamento al suo interno;
- incontri con il management delle società valutate.
Dunque, ecco perché può esserti utile sapere che cos’è il rating connesso all’investimento in uno specifico strumento finanziario:
- permette di valutare il rischio di credito, potendo contare su un’opinione di terze parti;
- agevola il confronto tra asset class per pianificare gli investimenti;
- consente di considerare le soglie di rischio e di ponderare il rendimento atteso;
- aiuta a monitorare l’investimento nel tempo.
Oltre agli investitori, l’assegnazione del rating agevola anche gli emittenti, sia nel processo di pricing che nel collocamento dei titoli emessi. Inoltre, aiuta gli intermediari nel confronto del rischio di credito relativo a diverse emissioni di debito e a determinare il tasso di interesse che pagherà. Nonché, supporta le scelte per strutturare i pacchetti di attività (titoli o strumenti finanziari) destinati agli investitori.
Tuttavia, è necessario specificare che non esiste un solo tipo di rating. Vediamo quali sono le diverse tipologie.
Tipi di Rating
Il rating è uno strumento utilissimo per valutare i tuoi investimenti: più è alto e minore sarà il rischio che il credito non verrà remunerato. Naturalmente, anche il tasso di interesse pagato dall’emittente sarà minore.
Dunque, il rating di credito esprime un giudizio sulla solvibilità dell’emittente (capacità di ripagare l’ammontare a scadenza delle obbligazioni) e si distingue in:
- rating dell’emittente (issuer credit rating o rating di controparte) – offre la valutazione globale della solvibilità di un determinato soggetto;
- rating di un’emissione – offre la valutazione della capacità dell’emittente di rimborsare il capitale e corrispondere gli interessi alla data stabilita.
Esistono anche altri tipi di rating, in base alla valutazione del soggetto emittente o del mercato di riferimento dell’investimento:
- Rating di credito internazionale – esprime la valutazione sul rischio di trasferire titoli esteri nella valuta della propria nazione;
- Rating sul debito delle nazioni – indica l’affidabilità di uno Stato di fronteggiare i propri debiti sulle obbligazioni emesse;
- Country ceiling rating – valuta i rischi di un investimento in un altro Stato. Nello specifico, la possibilità che tale Stato possa bloccare l’uscita di capitale dai propri confini.
Quali sono le classi di Rating?
La stima del rating presenta classi diverse e può essere realizzata con due approcci differenti:
- quantitativo, stimato su un modello matematico;
- qualitativo, basato sulle valutazioni di esperti che analizzano un set di informazioni molto ampio e flessibile, che comprende anche la qualità delle politiche e strategie di gestione del rischio dell’emittente.
Il rating assegnato può dunque assumere valori variabili in base all’approccio utilizzato dall’agenzia specializzata. In ogni caso, viene comunque espresso con valori alfanumerici che variano da “AAA” (massimo grado di solvibilità) a D (stato di una società insolvente).
In genere, il rating fino a “BBB” viene considerato un investment grade, ovvero un investimento relativamente sicuro. Al di sotto di questa soglia, un titolo assume sempre maggiore rischiosità, tant’è che si parla di speculative grade. Ne consegue che, maggiore è il rischio nell’acquisto di un’obbligazione e superiore sarà il tasso d’interesse pagato. Ecco spiegato perché i titoli più rischiosi sono anche quelli maggiormente redditizi.
Infine, è bene considerare che le agenzie di rating possono prevedere una divisione delle analisi in base a uno specifico lasso di tempo: sul breve, medio o lungo periodo. In questo modo, è possibile valutare la capacità di una società di fare fronte alle proprie esposizioni, in relazione alla qualità della gestione ordinaria delle sue attività nel tempo.
Il Rating non è una scienza esatta
Per quanto utile, uno strumento come il rating non può esprimere le probabilità di default. Ovvero, non può prevedere in assoluto il rischio che il debitore non riesca ad adempiere agli obblighi di pagamento di interessi e rimborso del capitale.
Dunque, dal momento che possono manifestarsi eventi e sviluppi futuri imprevedibili, l’attribuzione del merito di credito non può essere considerata come una scienza esatta. Le valutazioni espresse dal rating sono opinioni informate relative al merito creditizio di un emittente, dal più forte al più debole, all’interno di un universo di rischio di credito.
Ad esempio, un’obbligazione societaria con rating “AA” è vista dall’agenzia di rating con una qualità creditizia superiore a quella di un’obbligazione societaria con rating “BBB”. Ma la valutazione “AA” non è garante di un’eventuale inadempienza, esprime solo che è meno probabile un default rispetto all’obbligazione “BBB”.
Quindi, il rating è un ottimo strumento per trarre considerazioni che possano orientare i tuoi investimenti, ma non fornisce garanzie. La soluzione migliore è affidarsi a un private banker. Un consulente esperto può aiutarti a strutturare una solida pianificazione finanziaria, orientata a soddisfare le tue necessita in base a obiettivi chiari e propensione al rischio.
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