Tassi Di Interesse

I tassi di interesse rappresentano il costo del denaro. Fanno capolino nella nostra vita ogni volta che ci viene concesso un prestito, oppure quando implementiamo azioni d’investimento o di risparmio. Eppure, poche persone sanno cosa sono e come orientano il mondo finanziario.

In realtà, è un concetto semplice. Il problema è che i diversi acronimi utilizzati nei vari contesti creano sempre un po’ di confusione. È il caso di chiarire la definizione di tasso d’interesse, per capire meglio di cosa stiamo parlando. Vedrai che dopo sarà più semplice farti un’idea, comprenderne i meccanismi che li governano e coglierne l’importanza.

Cosa sono i tassi d’interesse?

Stando alla definizione più diffusa e conosciuta, i tassi d’interesse esprimono la percentuale della remunerazione che un prestatore percepisce e, ovviamente, il costo che un debitore deve sostenere. Dunque, se hai chiesto un mutuo, il tasso d’interesse è l’importo che ti viene addebitato dalla banca per prendere in prestito il denaro. Più alta sarà la percentuale del tasso d’interesse e maggiore sarà l’importo che dovrai restituire insieme al capitale concesso.

Ma non è tutto qua. Se hai depositato i soldi su un libretto di risparmio o un conto deposito, il tasso d’interesse applicato esprimerà, invece, il valore del rendimento che riceverai in un tempo stabilito. Insomma, l’interesse ti dice quanto costa prendere in prestito del denaro o qual è il rendimento dei risparmi depositati in uno strumento finanziario.

Eppure, dietro a una così semplice definizione si apre un mondo: tassi interbancari, tassi a breve e tassi a medio-lungo termine, tassi di mercato, ecc. Conoscere i principali tassi d’interesse è importante perché anche una piccola variazione può avere un grande impatto sulla tua vita finanziaria. Perciò, è bene tenerli d’occhio, per vedere se salgono, scendono o rimangono gli stessi.

Prima di addentrarci, per capire in quali ambiti vengano applicati e quali conseguenze possano avere, facciamo un’imprescindibile distinzione di base tra tassi nominali e reali.

Differenza tra tassi di interesse nominali e reali

Restiamo ancorati al concetto di base: i tassi di interesse ti dicono quanto costa prendere denaro in prestito o quanto fruttano i tuoi risparmi. Tuttavia, è necessario fare una distinzione tra:

  • tasso di interesse nominale – corrisponde a quanto concordato e pagato. Ad esempio, è la quota che realmente versi per il mutuo richiesto o che ricevi sui risparmi depositati;
  • tasso di interesse reale – esprime il valore dei soldi che devi pagare o ricevere al netto dell’inflazione. Quindi, a livello pratico, indica quanto ti costa un prestito o quanto ti rendano i risparmi depositati, tenendo in considerazione il potere d’acquisto reale dei soldi.

Facciamo un esempio semplice, per comprendere meglio. Immagina di depositare 1000 euro su un conto in cui puoi beneficiare di un tasso d’interesse nominale annuo pari al 2%. In teoria, trascorsi 365 giorni, dovresti avere 1020 euro.

Tuttavia, se nel mentre l’inflazione aumenta del 4%, per acquistare un bene che un anno prima sarebbe costato 1000 euro, ora dovrai sborsarne 1040. Ergo, il rendimento reale che hai ottenuto dai tuoi risparmi sarà pari al -2%. Ben lontano da quello nominale pattuito con la banca un anno prima.

Fatta questa distinzione, che ritengo importante in questo periodo storico dove l’inflazione sale e la capacità di acquistare qualcosa con i tuoi soldi scende, è bene considerare che il tasso di interesse può essere di due tipi: fisso o variabile. Nel primo caso, non cambia per tutta la durata del contratto sottoscritto. Mentre nel secondo caso può salire o scendere in base alle oscillazioni del “tasso di riferimento” che viene fissato dalle banche centrali.

Anche quest’ultimo aspetto dovrà essere preso in considerazione quando richiedi un prestito o depositi i tuoi risparmi in banca. Ora, possiamo vedere quali sono i principali tassi di interesse, in particolare quelli interbancari, poiché sarà più semplice capire il funzionamento dei mercati finanziari e come il loro andamento potrebbe influenzare la tua vita dal punto di vista economico.

Il tasso della BCE (Banca Centrale Europea)

Il tasso della Banca Centrale Europea è l’indicatore di riferimento per l’intero sistema finanziario europeo: definisce le principali operazioni di rifinanziamento, poiché è il tasso al quale la BCE concede prestiti agli Istituti operanti nell’Unione Europea. Ovvero, è il parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso variabile che determinerà il costo del denaro concesso in prestito dalla tua banca.

Dunque, il tasso della BCE svolge il compito di regolatore dell’economia Europea. Se quest’ultima rallenta, può essere abbassato per stimolare i consumi e gli investimenti, nonché favorire la liquidità. Invece, quando l’economia accelera, può essere ritoccato verso l’alto per calmierare l’inflazione.

EURIBOR (Euro Inter Bank Offered Rate)

L’EURIBOR è il tasso d’interesse medio delle transazioni che avvengono tra le banche europee. Infatti, gli istituti di credito non prestano i soldi solo a famiglie e imprese, ma si scambiano liquidità anche tra di loro.

Quindi, l’EURIBOR rappresenta il tasso interbancario di riferimento tra le banche, con scadenze da 1 a 12 mesi. Viene comunicato giornalmente dalla European Money Markets Institute (EMMI) ed espresso in euro. In pratica, è una media dei tassi d’interesse ai quali le primarie banche offrono depositi interbancari a termine ad altre primarie banche.

In parole povere, è più un tasso sulle intenzioni che su reali transazioni. In ogni caso, influenza il costo del denaro ed è il punto di riferimento per i mutui a tasso variabile, su cui la banca aggiunge uno spread più o meno elevato.

Per evitare eventuali manipolazioni dell’indice da parte delle banche, come già successo in passato, dal 2022 l’EURIBOR viene calcolato tenendo conto delle effettive transazioni che avvengono sul mercato.

Tasso OverNight

È il tasso di interesse più corto a disposizione. Viene applicato dalle banche nel prestarsi denaro oggi con scadenza domani (1 giorno lavorativo). L’indice degli scambi OverNight assume forme diverse in base a due modalità di calcolo:

  • Tasso Eonia (Euro OverNight Index Average) – tasso di interesse medio ponderato, calcolato dalla Banca Centrale Europea (BCE). Rappresenta il tasso medio di riferimento per le operazioni a brevissima scadenza (OverNight). Viene comunicato giornalmente dalle principali banche europee in riferimento ai tassi attesi per la remunerazione della liquidità collocata sul mercato dalle banche.
  • Tasso euro short-term rate (€STR) – tasso di interesse medio ponderato, calcolato dalla BCE, ma non sui dati attesi comunicati dalle banche. Bensì, viene calcolato sui tassi effettivamente applicati sulle operazioni di collocamento di liquidità da parte delle principali banche europee e controparti non finanziarie (anche i fondi).

Tra €STR ed EURIBOR c’è un legame, poiché entrambi sono molto sensibili alle sollecitazioni della politica monetaria. Tuttavia, l’€STR lo è molto di più, perché è il tasso a più breve termine e, soprattutto, viene calcolato sulla base degli scambi oggettivi di liquidità.

LIBOR (London Interbank Offered Rate)

Il LIBOR è il corrispettivo britannico dell’EURIBOR. Quindi, è il tasso variabile di riferimento con il quale si scambiano denaro le banche sul mercato interbancario londinese. Infatti, viene calcolato e pubblicato ogni mattina dalla British Banker’s Association.

Ma l’impatto del LIBOR non si esaurisce sul mercato interbancario londinese. È anche il riferimento per prestiti a breve termine al quale le principali banche mondiali si scambiano liquidità a vicenda.

Tasso d’interesse IRS (EURIRS)

Il tasso di interesse medio interbancario Interest Rate Swap (IRS) è il riferimento al quale le principali banche europee stipulano swap (contratti derivati) a copertura del rischio. Rappresenta la base, su cui si aggiungerà sempre uno spread, per il calcolo degli interessi sui mutui.

L’Interest Rate Swap ha un orizzonte temporale più ampio rispetto ai precedenti tassi che abbiamo visto, con scadenze che vanno da 1 fino a 50 anni. Il suo valore è molto rilevante per 2 motivi:

  • rappresenta la migliore approssimazione del tasso risk free, poiché non implica lo scambio fisico del sottostante e non incorpora il rischio controparte. Dunque, viene utilizzato per misurare il “premio al rischio” dei bond;
  • riflette le aspettative di natura inflazionistica degli investitori istituzionali, facilitando la misurazione delle attese nei confronti del ciclo economico.

Dunque, ricapitolando, se hai sottoscritto un mutuo a tasso variabile, sarà utile monitorare l’andamento dell’EURIBOR. Mentre, se il prestito è soggetto a un tasso fisso, sarà il valore dell’IRS (Interest Rate Swap) a interessarti.

Tassi di interesse TAN e TAEG

Quante volte li hai sentiti nominare? Il TAN è il tasso annuo nominale, quello che esprime in percentuale le condizioni per la restituzione del capitale preso in prestito. Quando senti parlare di TAN allo 0% sembra una condizione eccellente, irrinunciabile. Ma non vuol dire che il tuo prestito sarà a costo zero.

Infatti, sarà comunque soggetto a costi come commissioni, assicurazioni e altre spese che rientrano nel TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Dunque, sarà l’incidenza di quest’ultimo a esprimere la reale differenza che dovrai corrispondere al prestatore, oltre al capitale.

I tassi di interesse dovrebbero aiutarti a orientare le tue scelte finanziarie

I tassi di interesse interbancari sono dei riferimenti importantissimi. Conoscerli ti aiuta a comprendere come si esprime la politica monetaria in Europa e nel mondo. Quelli a brevissimo termine ti raccontano qual è la volontà degli Istituti bancari. Ovvero, se intendono mantenere le strategie in atto o se si stanno preparando a un cambiamento. Ergo, sono imprescindibili indicatori per comprendere lo stato della congiuntura economica.

Invece, i tassi di interesse a medio lungo termine ti raccontano quali siano le aspettative inflazionistiche, ovvero di crescita economica, da parte degli investitori istituzionali. E questo è un aspetto fondamentale per guardare al mercato con lungimiranza e consapevolezza.

Le scelte di asset allocation strategiche devono sempre essere orientate verso i propri obiettivi finanziari, questo è un punto chiave che nessuno dovrebbe dimenticare. Tuttavia, è anche vero che le aspettative finanziarie non possono ignorare l’andamento e l’impatto dei tassi di interesse.

Un consulente finanziario competente può aiutarti a fare scelte ponderate e lungimiranti. Sa bene quali siano le dinamiche che possono influire sul tuo portafoglio d’investimenti e monitora anche le possibili implicazioni che i movimenti attesi dei tassi potrebbero produrre. Condivide le informazioni con te, affinché tu sia più consapevole e coinvolto nella tua pianificazione finanziaria.

Contattami senza impegno e richiedi la tua prima consulenza gratuita. Insieme possiamo analizzare il tuo patrimonio e pianificare le strategie finanziarie migliori in base al contesto che stai vivendo, alle esigenze e agli obiettivi che vuoi raggiungere. Prenditi cura dei tuoi risparmi e costruisci un futuro più sereno per te e la tua famiglia.