
Proseguiamo con il glossario della finanza, oggi siamo arrivati al quarto appuntamento e vi parlerò dei derivati.
Che cosa sono i derivati?
I prodotti derivati si chiamano in questo modo perché il loro valore deriva dall’andamento del valore di una attività ovvero dal verificarsi nel futuro di un evento osservabile oggettivamente. Le attività, ovvero gli eventi, che possono essere di qualsiasi natura o genere, costituiscono il “sottostante” del prodotto derivato.
Finalità degli strumenti derivati
Le tre principali finalità dei derivati sono le seguenti: ridurre il rischio finanziario di un portafoglio preesistente (copertura dei rischi); assumere esposizioni al rischio al fine di conseguire un profitto (speculazione); conseguire un profitto privo di rischio attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante tali da cogliere eventuali differenze di valorizzazione (arbitraggio).
A grandi linee si può dire che il loro valore varia in connessione all’andamento del sottostante, secondo una relazione, propria di ciascun derivato, rappresentata da una funzione matematica.
Tipologie di derivati
I forward sono contratti a termine, di acquisto o di vendita, in cui il regolamento avviene in una data futura con la consegna dell’attività oggetto del contratto mentre il prezzo di consegna (o prezzo a termine) viene stabilito al momento della stipula del contratto. Il contratto può concludersi sia con l’effettiva consegna del bene sia con il pagamento di differenziali in contanti.
Gli swap sono contratti in cui due parti si scambiano a pronti e a termine flussi finanziari, periodici o una tantum, che sono calcolati applicando uno schema predefinito, differente per le due parti, a uno certa attività.
I futures sono anch’essi dei contratti a termine, ma rispetto ai forward sono standardizzati e quindi negoziabili in mercati regolamentati, con i quali le parti si impegnano a scambiarsi alla scadenza un certo quantitativo dell’attività sottostante a un prezzo prestabilito.
Le opzioni sono contratti mediante i quali una delle parti, dietro pagamento di un corrispettivo (premio), acquista la facoltà di acquistare o di vendere, alla o entro la data di scadenza, un certo quantitativo dell’attività sottostante a un prezzo prestabilito (prezzo di esercizio).