
Verona e la sua provincia hanno un tesoro di 300 miliardi, secondo una rivelazione di Banca d’Italia, Verona è tra le prime 10 province italiane per ricchezza, e il Covid-19 ha fatto aumentare di 1 miliardo il risparmio accumulato sui conti bancari.
La liquidità sui conti correnti dei veronesi è aumentata, ma sono diminuiti gli investimenti in capitale di rischio, la causa principale è sicuramente la pandemia, che ha spaventato l’investitore ed ha rallentato le sue operazioni finanziarie.
Verona intercetta il 33% dell’intera ricchezza mobiliare del Veneto, attestandosi con largo margine al primo posto in regione. Ogni veronese ha in media circa 165 mila euro in liquidità sul conto corrente o investiti su strumenti finanziari, se aggiungiamo il patrimonio immobiliare si sale invece ad un valore di circa 320 mila euro pro capite, senza tener conto di oro, diamanti ed altri preziosi.
Negli ultimi 4 mesi il denaro “fermo” sui conti dei veronesi è aumentato di circa 1 miliardo, toccando quota 25 miliardi di euro, il Coronavirus ha sicuramente causato un calo degli investimenti, il risparmiatore ha limitato le sue operazioni, bloccato dalla volatilità dei mercati.
È importante però sottolineare che le perdite delle Borse a livello mondiale sono state quasi completamente recuperate in breve tempo ed al contrario si sono create delle interessanti occasioni d’investimento da sfruttare.
Il consiglio è evitare di lasciare troppa liquidità sul conto corrente, in quanto l’inflazione e i costi limeranno sempre di più il valore del proprio denaro, proprio per questo è importante affidarsi a professionisti del settore, individuando gli obiettivi e le strategie migliori per salvaguardare ed incrementare il proprio patrimonio.