Pac O Fondo Pensione Differenze

Sono entrambe delle forme di risparmio che ti consentono di accantonare risorse economiche per il tuo futuro. Ma cos’è meglio per te, un piano di accumulo PAC o un fondo pensione?

Attraversiamo un periodo storico in cui le certezze nel nostro futuro economico sembrano sgretolarsi con troppa facilità. Anche la previdenza obbligatoria non offre più garanzie adeguate. Trovare strumenti finanziari per tutelare il tuo tenore di vita quando non potrai più lavorare, è un bisogno crescente.

Tuttavia, spesso non abbiamo abbastanza conoscenze per sapere cosa sia meglio fare e quali strumenti finanziari prendere in considerazione. Dovresti sottoscrivere un fondo pensionistico? A chi potresti rivolgerti e come funziona? Sarà sufficiente, oppure dovresti pensare subito a un piano di accumulo?

Sono tutte domande legittime, ma creano un groviglio di dubbi e ansie che rischia di farti rimandare decisioni importanti. È meglio trovare le risposte e scioglierlo il prima possibile. Facciamolo insieme.

PAC o fondo pensione: principali differenze

PAC o fondo pensione non sono la stessa cosa, uno non vale l’altro. Servono entrambi per aiutarti a gestire i tuoi risparmi con consapevolezza e pianificare il futuro, ma sono strumenti finanziari con caratteristiche diverse e orientati a scopi differenti.

Come si evince dal nome, il fondo pensione è focalizzato a creare una rendita da integrare alla previdenza obbligatoria, per garantirti il tenore di vita desiderato durante la vecchiaia. Invece, il piano di accumulo è una forma di investimento più flessibile e meno vincolante che può essere utile per diversi obiettivi a medio-lungo termine.

Dunque, quale dovresti scegliere? Meglio PAC o fondo pensione? Per coglierne meglio le differenze e capire cosa fare, non ci resta che comprendere cosa siano, quali rischi comportino e che vantaggi offrano.

Fondo pensionistico: perché sottoscriverlo

Nel tempo, la pensione percepita da un lavoratore dipendente sarà sempre più bassa. Se oggi è leggermente inferiore rispetto all’ultima retribuzione percepita, arriveremo attorno al 40% o 50% nei prossimi 30 anni. Pensare a una forma di pensione complementare diviene quindi indispensabile per integrare quella prevista dal sistema obbligatorio pubblico.

Versare il TFR maturato in un fondo pensione è una scelta intelligente. Infatti, se lasciato in azienda è soggetto a tassazione quando viene liquidato. Con il mondo del lavoro in continua evoluzione, è facile trovarsi a cambiare datore di lavoro più spesso che in passato. Se consideri che ogni volta perdi una quota del tuo TFR, in un’ottica di risparmio per il futuro, non è certo la soluzione migliore.

Dunque, se sottoscrivi un fondo pensione dove versare il TFR e, quando possibile, lo integri con versamenti volontari, ti assicuri una rendita da affiancare alla previdenza obbligatoria.

Inoltre, dove previsto, in base ad accordi di categoria, aziendali o tra lavoratore e datore di lavoro, esistono anche forme di partecipazione aggregata agli strumenti di previdenza. In poche parole, il datore di lavoro mette a disposizione dei dipendenti, che aderiscono su base collettiva alla forma pensionistica di riferimento, un contributo aggiuntivo alla contribuzione del lavoratore.

Infine, i risparmi nel fondo pensione, oltre a essere più al sicuro e sotto controllo, rispetto a quelli lasciati in azienda, hanno un rendimento maggiore e godono anche di un regime fiscale agevolato. Ad esempio:

  • i versamenti volontari a integrazione sono deducibili;
  • le tassazioni sulla liquidazione e sulla rivalutazione del TFR versato nel fondo sono ridotte rispetto a quello lasciato in azienda.

Insomma, meglio sottoscrivere un fondo pensione e stare più tranquilli. Prima inizi e più risorse economiche avrai un domani, quando finalmente potrai goderti la tua pensione.

Piano di Accumulo (PAC): cos’è e quando sceglierlo

Un Piano di Accumulo del Capitale (PAC) è una modalità di investimento che, a differenza del fondo pensione, è più flessibile. In pratica, attraverso l’adesione a un fondo comune (OICR) o ETF, ti permette di investire, con cadenza periodica, delle somme prestabilite in base alle tue possibilità. Una soluzione che ben si adatta alle diverse esigenze di ogni tipo di risparmiatore.

Inoltre, i tuoi risparmi vengono gestiti dal fondo d’investimento sottoscritto e distribuiti in un paniere di strumenti finanziari diversificato. Questo ti permette di ridurre i rischi dovuti alla stagionalità e alle fluttuazioni improvvise sui mercati. Ma non solo, versamenti graduali e automatici ti proteggono da possibili azzardi alimentati da impulsi emotivi, che potrebbero portarti a inficiare una corretta gestione finanziaria.

Quindi, rispetto al fondo pensione, il piano di accumulo è uno strumento più elastico. Ti permette di prelevare in qualsiasi momento il capitale versato, oppure di sospendere o variare l’importo dei versamenti. È una soluzione d’investimento che offre il suo meglio su periodi medio-lunghi, ma puoi sottoscrivere un PAC anche della durata di un solo anno. È comunque più vantaggioso che lasciare tutti i tuoi risparmi sul conto corrente. Se vuoi approfondire, in questo articolo trovi tutto quello che ti serve sapere: cos’è e come funziona il piano di accumulo.

È chiaro che, una volta concluso il PAC, la somma raccolta può essere usata per migliorare il tuo tenore di vita, integrandola con la tua pensione. Ma uno strumento efficace e dedicato a questo scopo esiste già, è il fondo pensionistico. Perciò, di solito, il piano di accumulo è associato a obiettivi finanziari specifici, come l’acquisto di una casa, di un’auto, l’università dei figli o qualsiasi altro progetto.

Come gestire i tuoi risparmi per pianificare un futuro sereno

Dunque, tra PAC o fondo pensione cosa dovresti scegliere? Dipende dai tuoi obiettivi e dalle risorse economiche disponibili. In ogni caso, la risposta giusta è: uno non esclude l’altro. Da una parte crei un cassetto a cui attingere per assicurarti la tranquillità di una vecchiaia serena, dall’altra investi con gradualità per avere le risorse necessarie a soddisfare i tuoi progetti di vita.

Diversificare è una forma mentis imprescindibile. Lo è per chiunque voglia pianificare una gestione finanziaria efficace. E la chiave per acquisire consapevolezza, evitare trappole emotive o decisioni affrettate, è sempre una corretta educazione finanziaria.

PAC o fondo pensione, è un finto dilemma. Entrambi sono utili per accumulare risorse che puoi dedicare a diversi progetti. Quindi, la domanda più importante è: quali sono i tuoi obiettivi?

Quando vuoi ristrutturare casa sai cosa desideri ottenere e ti affidi a un architetto che possa tramutare in realtà le tue idee. Allo stesso modo, per una pianificazione finanziaria efficace, affidati a un Private Banker di comprovata esperienza. Un consulente finanziario che ti possa accompagnare nella scelta degli strumenti più idonei a realizzare i tuoi progetti.

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