Pensione Integrativa Come Funziona

Comprendere quanto sia importante la pianificazione finanziaria è fondamentale per costruire un futuro più sereno. Servono lungimiranza e lucidità per guardare lontano e fare scelte oculate. Perciò, dovresti pensare oggi alla tua pensione integrativa per affrontare il cambiamento che verrà e goderti la tua vecchiaia nel miglior modo possibile.

So bene che riuscire a proiettarci in un futuro lontano non è facile. In gioventù pensiamo di avere tutto il tempo che desideriamo, ma è una visione miope, che manca di pianificazione. Ovvero, di un processo fatto di tanti comportamenti che ci permettano di agire per valorizzare i nostri risparmi e pensare a come costruire una rendita integrativa.

Eppure, nonostante l’inevitabile scarsità delle prestazioni pensionistiche obbligatorie, sottoscrivere una forma di previdenza complementare continua ad avere un appeal modesto per molti di noi. Purtroppo, l’idea di accantonare una somma di denaro che non andrebbe utilizzata per qualche decennio, crea degli attriti emotivi che ci fanno desistere.

Invertiamo insieme questa tendenza e vediamo subito come funziona la pensione integrativa e perché sia necessario pensarci subito. Sarà più semplice avvertirla come una necessità inderogabile e attivarti in questa direzione per tutelare il tuo futuro.

Come funziona la pensione integrativa

La pensione integrativa è una forma di risparmio fiscalmente agevolata che ti consente di accantonare nel tempo altre risorse da aggiungere alla pensione obbligatoria erogata dall’INPS. Consapevole che quest’ultima difficilmente sarà sufficiente a garantirti il tenore di vita desiderato, puoi quindi optare per forme pensionistiche complementari, come un fondo pensione, un Piano Individuale Pensionistico (PIP) o un prodotto di risparmio assicurativo.

Tuttavia, fondi pensione e PIP presentano peculiarità differenti. Sapere come funzionano e quali siano le diverse opzioni è fondamentale per fare una scelta consapevole e adeguata alle tue necessità. Vediamole insieme.

Le diverse tipologie dei fondi pensione

I fondi pensione sono forme pensionistiche complementari a cui è possibile aderire in modo libero e volontario, sia su base collettiva che individuale. Istituiti con il D.lgs. 21 aprile 1993, n. 124, poi abrogato dal D.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252, sono dei contenitori finanziari in cui versare dei contributi, che saranno poi erogabili nel momento in cui andrai in pensione.

In pratica, aderendo a un fondo, potrai beneficiare di una rendita integrativa all’assegno pensionistico previsto dalla previdenza obbligatoria. Oppure, potrai avere un capitale disponibile per realizzare i tuoi progetti al termine della vita lavorativa. Come vedrai, le diverse opzioni disponibili per creare una pensione integrativa offrono una certa flessibilità, rispetto a quella normalmente percepita dalle persone.

Infatti, esistono diverse tipologie di fondi pensione:

  • fondi chiusi o negoziali (Art. 3 del D.lgs. 252/2005) – istituiti dai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro nell’ambito della contrattazione nazionale, di settore o aziendale;
  • fondi aperti (Art. 12 del D.lgs. 252/2005) – istituiti da banche, società di assicurazioni, società di gestione del risparmio (SGR) o società di intermediazione mobiliare (SIM);
  • fondi pensione collettivi preesistenti – sono quei fondi pensione istituiti prima che venissero definite le norme vigenti riguardo alla previdenza complementare. Presentano caratteristiche specifiche e l’adesione è correlata ad accordi o contratti aziendali o interaziendali.

I fondi pensione funzionano in regime di capitalizzazione. Ovvero, i contributi versati finiscono in un conto individuale su cui verranno sommati i rendimenti ottenuti nel tempo.

Cosa sono i Piani Pensionistici Individuali (PIP)

I Piani Pensionistici Individuali (PIP) sono forme di previdenza complementare flessibili e fiscalmente deducibili (Art. 13 del D.lgs. 252/2005). Come si evince dal nome, consentono adesioni solo su base individuale, permettendo un piano di investimento personalizzato.

I PIP sono disciplinati in base alle condizioni previste dal contratto sottoscritto con la compagnia assicurativa e alle direttive COVIP (Commissione di vigilanza sui fondi pensione). Nascono per offrire un mezzo finanziario capace di garantire diritti analoghi alle forme pensionistiche complementari e consentirti di tutelare il tuo tenore di vita anche quando sarai in pensione.

Il fondo pensione e i comparti di rischio

Quando sottoscrivi un fondo per la pensione integrativa puoi scegliere diverse linee d’investimento, le quali differiscono in base al tuo profilo di rischio e all’arco temporale a disposizione. Possiamo classificare i diversi comparti di rischio dei fondi come segue:

  • azionario – quando investe principalmente in titoli azionari. Offre rendimenti superiori nel lungo periodo, ma è anche più rischioso;
  • bilanciato – una via di mezzo che prevede l’investimento misto tra titoli azionari e obbligazioni;
  • obbligazionario – quando investe soprattutto in obbligazioni e Titoli di Stato. Meno rischioso rispetto al comparto azionario, ma offre anche rendimenti inferiori;
  • garantito – quando, appunto, garantisce la protezione del capitale versato e la totale restituzione.

Dunque, la scelta del fondo e la definizione della forma di pensione integrativa più adeguata dipendono molto dalla tua disponibilità a tollerare le normali oscillazioni del mercato finanziario. Se hai davanti un orizzonte temporale ampio e un’attitudine al rischio maggiore, i comparti più dinamici, come quello azionario o bilanciato, potrebbero essere interessanti.

Diversamente, se ti manca poco tempo al pensionamento, o preferisci tenere un profilo di rischio prudente, il comparto obbligazionario o garantito sono la strada giusta da percorrere.

Pensione integrativa e TFR

Se lavori come dipendente nel settore privato, puoi far conferire il TFR in un fondo di previdenza complementare, invece di lasciarlo in azienda. In questo modo, puoi scegliere di non sottrarre risorse alle tue entrate mensili e costituire una pensione integrativa attraverso il versamento dei contributi del datore di lavoro.

È un’opzione che puoi esercitare in qualsiasi momento. Ovvero, anche se ora i contributi sono destinati a un fondo di categoria, o a uno previsto dalla tua azienda, puoi comunque passare a un’altra forma di pensione complementare.

Tuttavia, ricorda che il TFR già maturato resterà comunque in azienda, mentre i successivi accantonamenti contribuiranno alla forma di previdenza complementare che hai scelto.

Trattandosi di forme d’investimento sul lungo periodo, potendo conferire il TFR in un fondo pensione, considera che hai la possibilità di ottenere performance migliori rispetto alla rivalutazione ordinaria. Oltre, naturalmente, ai vantaggi fiscali previsti.

Pensione integrativa: vantaggi fiscali e opportunità

Rispetto ad altre forme d’investimento, l’adesione a una pensione integrativa ti consente di ottenere una serie di vantaggi fiscali:

  • i contributi versati sono deducibili in dichiarazione dei redditi, con un tetto massimo annuo pari a 5.164,57 euro, compreso l’eventuale contributo del tuo datore di lavoro;
  • i rendimenti maturati sono soggetti a un’aliquota di favore pari al 12,5% sui rendimenti da Titoli di Stato e al 20% sui rendimenti da altri investimenti, come azioni, obbligazioni ecc. Quindi, molto più vantaggiosa rispetto al 26% normalmente applicato alla maggior parte delle forme di risparmio finanziario;
  • la rendita o il capitale che riceverai alla conclusione della vita lavorativa saranno tassati con un’aliquota del 15%. Ma non solo, questa si riduce dello 0,30% all’anno, per ogni anno di permanenza nel fondo pensione istituito, oltre il quindicesimo. Dunque, è possibile arrivare fino a un’aliquota minima del 9%.

Le opportunità offerte dalla sottoscrizione di una pensione integrativa non si limitano agli aspetti fiscali. Infatti, a differenza di quanto si creda, le diverse forme di previdenza complementare consentono una certa dinamicità nella gestione delle finanze accantonate.

Erogazione della pensione integrativa, anticipo e riscatto

Raggiunti i requisiti di legge per il pensionamento, sulla base del capitale accumulato nel tempo, puoi ricevere:

  • una rendita vitalizia immediata a integrazione mensile della previdenza obbligatoria. Inoltre, tale rendita è reversibile in caso di morte del pensionato, proprio come la pensione pubblica;
  • metà del capitale accumulato in un’unica soluzione per destinarlo ai tuoi progetti, mentre l’altra metà sotto forma di rendita erogabile come pensione integrativa;
  • 100% del capitale, se la rendita percepibile risultasse inferiore a un determinato valore parametrato alla pensione sociale INPS.

Inoltre, nel corso del periodo di accumulo, seppur a determinate condizioni, puoi richiedere un anticipo del capitale versato nel caso di:

  • spese sanitarie straordinarie documentate, in qualsiasi momento e fino al 75% del montante maturato;
  • spese di acquisto o ristrutturazione documentate, se relative alla prima casa di abitazione, dopo 8 anni dall’adesione e fino al 75% del montante maturato;
  • motivi personali, dopo 8 anni dall’adesione fino al 30% del montante maturato.

Infine, è anche possibile procedere al riscatto del capitale maturato, a seconda del tipo di adesione al fondo:

  • riscatto con adesione su base individuale, fino al 50% se sei nella condizione in cui non lavori da oltre un anno, oppure fino al 100% se non lavori da almeno 4 anni;
  • riscatto con adesione su base collettiva – alle stesse condizioni dell’adesione individuale, ma anche se smetti di lavorare o cambi azienda.

Tuttavia, nonostante le riforme in materia di pensione integrativa, come agevolazioni fiscali e flessibilità in uscita, la consapevolezza di poter usufruire di una forma di previdenza complementare è ancora scarsa. Fatichiamo a strutturare una solida pianificazione finanziaria.

Eppure, è fondamentale invertire questa tendenza e agire seguendo delle priorità. A prescindere dalle circostanze in cui ti trovi, e dalle sfide che stai affrontando nella gestione delle tue risorse economiche, la piramide dei bisogni finanziari è lo strumento più efficace per riuscirci.

Pensione integrativa: pianifica un futuro più sereno

Ora conosci gli aspetti principali e sai come funziona la pensione integrativa. Hai diverse opzioni, tra cui puoi scegliere, ma a fare la differenza sarà la tua capacità di pianificare. È un’azione fondamentale per passare dal capire al decidere come gestire i tuoi risparmi.

Quando pianifichi e dai un nome ai tuoi progetti, allora sei anche consapevole di quanto sia cruciale accantonare nel “cassetto della previdenza” le risorse necessarie a tutelare il tuo futuro. Credimi, la pensione obbligatoria difficilmente potrà garantirti la vecchiaia serena che sai di meritare dopo tanti anni di lavoro, sacrifici e impegno. Pensa al tuo futuro a partire da oggi.

Un consulente finanziario di comprovata esperienza e affidabilità può assisterti e aiutarti ad acquisire le informazioni necessarie a gestire i tuoi risparmi con maggiore consapevolezza. Non procrastinare una decisione così importante. Contattami senza impegno e richiedi la tua consulenza gratuita. Sono a disposizione per analizzare insieme la tua situazione patrimoniale e sviluppare una pianificazione finanziaria personalizzata in funzione delle tue necessità.