
Tu hai già dato un’occhiata alla tua posizione previdenziale?
Se anche solo per un secondo hai pensato che fosse qualcosa di poco importante nella tua vita, lascia che te lo dica chiaramente: non è così.
In realtà, si tratta un aspetto fondamentale della vita professionale (e non) di ogni persona: conoscere la propria situazione è essenziale al fine di usufruire delle prestazioni previdenziali a cui si ha diritto, per evitare sanzioni e penali in caso di mancati adempimenti, e soprattutto per pianificare la pensione, anche quando la si percepisce come lontana.
In questo articolo ti spiegherò perché è importante conoscere tutti i dettagli del tuo estratto conto previdenziale, quali informazioni puoi trovare, come verificarle, e anche come tradurle poi in termini di progettazione del tuo futuro.
Perché l’estratto conto previdenziale è importante
Non mi stancherò mai di ripeterlo: per pianificare in modo soddisfacente il futuro, bisogna partire da una buona conoscenza della situazione presente.
Se hai come obiettivo quello di progettare gli anni della pensione in modo soddisfacente, non puoi prescindere da quella che è la tua posizione previdenziale in questo momento. Solo così, infatti, puoi fare proiezioni future e ipotizzare la somma che riceverai, dopo il tuo ritiro dal mondo del lavoro.
In particolare, verificando i tuoi contributi INPS, puoi:
- Assicurarti che i pagamenti inerenti ai contributi pensionistici siano stati eseguiti con regolarità;
- Eventualmente, segnalare tempestivamente eventuali irregolarità in materia contributiva, al fine di correggerle;
- Verificare quanti anni ancora sono necessari per raggiungere la pensione;
- Esaminare i periodi contributivi utili per ottenere la NASPI (indennità mensile di disoccupazione per i lavoratori dipendenti);
- Calcolare l’importo futuro dell’assegno pensionistico sulla base del diritto maturato;
- Verificare il totale dei contributi versati (cumulo contributivo) al fine di comprendere come investire in un piano supplementare di previdenza.
È chiaro che avere queste informazioni in anticipo permette di non incorrere in spiacevoli sorprese al momento del pensionamento. Se infatti hai intenzione di portare avanti un determinato stile di vita, durante gli anni della vecchiaia, devi assicurarti di poterlo sostenere dal punto di vista economico.
Di certo non sarebbe possibile, se scoprissi di avere una pensione molto più bassa di quello di cui avresti bisogno, il giorno stesso del primo assegno, non trovi?
Come puoi controllare la tua posizione previdenziale
Ora che sai quanto è importante avere queste informazioni, come puoi fare per conoscerle?
Come prima cosa, devi ottenere il tuo estratto conto contributivo dall’INPS, e puoi farlo in tre modi:
- Presso un ente di patronato o un intermediario dell’INPS
- Chiamando l’INPS
- Autonomamente online, accedendo al sito dell’Istituto con il tuo SPID
Se non hai uno SPID, oltre ad affrettarti per attivarlo, perché è uno strumento importantissimo al giorno d’oggi, dovrai necessariamente ricorrere a una delle prime due opzioni.
Se invece scegli di procedere in autonomia, ti dico a grandi linee i passaggi necessari per ottenere il documento che ti serve.
- Vai sul sito www.inps.it e clicca sul riquadro in alto a destra “Entra in MyINPS”
- Accedi con le tue credenziali SPID
- Digita nella barra di ricerca “Estratto conto contributivo” e clicca sul servizio corrispondente nei risultati
- Si aprirà una tabella in cui sono elencati tutti i contributi che hai ottenuto durante la tua vita lavorativa
- Scarica il file in formato .xml
Come leggere l’estratto conto contributivo
Ora che hai tra le mani questo documento, ti starai chiedendo: come leggerlo?
Tieni conto che sulla tabella sono riportati in dettaglio i contributi pagati dai datori di lavoro diversi, i contributi volontari, i contributi figurativi durante i periodi di malattia, maternità, infortunio, disoccupazione e quelli relativi al servizio militare o civile prestato.
Per ciascun periodo, vengono specificati gli estremi temporali della contribuzione, la quantificazione temporale in settimane per i dipendenti, in mesi per i lavoratori autonomi nel settore del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura, e in giorni per gli addetti al settore dello spettacolo e dell’agricoltura, nonché le retribuzioni corrispondenti che saranno utilizzati nel calcolo della pensione futura.
Consultandolo, quindi, puoi avere una prima idea dell’ammontare dei tuoi contributi.
Calcolare la tua pensione
Come prima cosa, tieni conto che l’importo della pensione dipende da diversi fattori, tra cui la quota del contributo a carico del lavoratore, il calcolo della pensione relativo al proprio conto contributivo, il quantitativo di versamenti effettuati e la propria posizione contributiva.
In pratica, devi accumulare un determinato numero di anni di contributi (che varia in base al tipo di lavoro svolto) per poter venire considerato idoneo alla richiesta di pensione.
Calcolare con precisione l’importo dell’assegno che riceverai, una volta ritirato dal mondo del lavoro, non è possibile, ma puoi farti un’idea utilizzando il servizio “La mia pensione futura” sul sito dell’INPS: questo strumento ti permette di fare una simulazione, basata sulla tua situazione attuale, sulla tua età e sulla tua storia lavorativa.
Molte persone, quando usano questo semplice strumento, si abbattono: la situazione non è per nulla semplice, gli anni di lavoro necessari per ottenere una pensione dignitosa sono molti, e i contributi versati non sono mai abbastanza.
Tutto questo potrebbe far sfumare i sogni e i progetti di una vita intera: come portare avanti lo stile di vita che ti eri prefissato, quando le entrate sono molto più basse delle aspettative?
Quando la posizione previdenziale è scoraggiante: gli strumenti integrativi
Dopo un primo momento di sconforto, è il momento di trovare una soluzione. Vivere al di sopra delle proprie possibilità è decisamente sconsigliato, quindi cosa potresti prendere in considerazione?
Magari stai pensando a una pensione integrativa: questo tipo di prodotto rappresenta una modalità, tra le altre cose conveniente dal punto di vista fiscale, che ti consente di accumulare risorse aggiuntive nel tempo, al fine di integrare la pensione obbligatoria erogata dall’INPS.
È improbabile che quest’ultima sia sufficiente a garantirti lo stile di vita che desideri, ma hai la possibilità di optare per forme previdenziali complementari, come un fondo pensione, un Piano Individuale Pensionistico (PIP) o un prodotto di risparmio assicurativo.
Ognuno di questi strumenti è diverso e si adatta a esigenze differenti tra loro, come per esempio il modo in cui vorresti che ti venisse erogata la somma accumulata, le possibilità di riscattare una parte del fondo in anticipo o quali e quante risorse investire.
Insomma, le prospettive pensionistiche degli italiani non sono rosee, ma conoscerle può permetterti di prendere provvedimenti per tempo. Hai infatti a tua disposizione una moltitudine di strumenti che può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi futuri, con una buona pianificazione.
Un consulente finanziario può agevolarti nella scelta del prodotto più adatto alle tue esigenze, accompagnandoti con competenza e serietà nella progettazione del tuo futuro.
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