Volatilita-finanza-cosa-tratta

La volatilità è uno dei concetti di base della finanza ma non sempre le sue implicazioni sono chiare a tutti i risparmiatori.

Definizione di volatilità

La volatilità misura l’intensità delle variazioni subite da un titolo in un determinato periodo di tempo. In altre parole la volatilità indica la variazione percentuale del valore di un titolo o di un portafoglio: è una misura dell’intensità dell’oscillazione del suo valore. Da un punto di vista matematico la volatilità si misura in percentuale ed indica la distanza usuale del prezzo di un titolo dal suo valore medio.

Se per esempio diciamo che un’azione ha avuto la volatilità del 20% nel corso dell’ultimo anno, questo vuol dire che in media la distanza del suo valore dal prezzo medio del titolo è stata di 20 punti percentuali. In parole più semplici ad una volatilità elevata corrisponderanno variazioni di prezzo più marcate, mentre a una bassa volatilità corrisponde un andamento del prezzo più docile.

La volatilità è uguale al rischio?

Si potrebbe pensare che la volatilità di un titolo indichi il livello di rischio ad esso associato. Questo non è errato ma è solo parte della storia. Di certo possedendo un titolo più volatile ci si espone di più alle oscillazioni del suo valore. Questo vuol dire che per mantenerlo nel tempo si dovrà essere pronti a sopportare un andamento più scostante. Se si ha una spiccata avversione al rischio è consigliabile optare per portafogli meno volatili, anche a costo di sacrificare i rendimenti.

Come limitare la volatilità

Ancora una volta è importante chiarire gli obiettivi con cui si investe e soprattutto selezionare gli orizzonti temporali giusti. Adottando una prospettiva di lungo periodo, a parità di avversione al rischio, ci si potrà concentrare sull’andamento di medio periodo dando meno peso alle oscillazioni giornaliere. Se l’obiettivo è quello di aumentare e proteggere il proprio risparmio, la soluzione migliore è quella di creare un portafoglio strategico che sfrutti i trend macroeconomici di medio-lungo periodo.

Un altro modo per limitare la volatilità è quello di costruire un portafoglio ben diversificato. Così il movimento di alcune asset class ridurrà quello di altre e questo permetterà al proprio capitale di crescere in modo più equilibrato.

In definitiva la volatilità non è una cosa positiva o negativa in sé. Le oscillazioni fanno parte del processo di investimento e purtroppo non c’è nulla da fare per eliminarle. Quello che conta è capire le proprie necessità e i propri obiettivi per trovare la soluzione più adatta al singolo risparmiatore.